



Rocchetta Mattei
20 Luglio, ore 22.30
Verso Sud
Il rapporto musicale tra Italia e Colombia è stato poco esplorato, ma vanta una lunga tradizione. Alle fine dell’Ottocento e agli inizi del Novecento molti musicisti, da varie regioni d’Italia, hanno scelto come sede per la propria attività artistica alcune delle più importanti città colombiane e hanno contribuito alla crescita della musica colta colombiana.
L’esempio più noto è quello di Oreste Sindici, compositore di Ceccano, un piccolo paese vicino Frosinone, autore dell’inno nazionale colombiano. Gran parte dell’opera lirica italiana è stata introdotta in Colombia e in Sud America da Luigi Bazzani, geniale personaggio emiliano-romagnolo che ha dedicato quasi tutta la sua vita alla diffusione del melodramma italiano nel nuovo continente.
Musicisti italiani come Lorenzo Margottini (1889), Cesar A. Cociano (1939), Alfredo Squarcetta (1941) e altri, hanno svolto attività didattica nei Conservatori di Cartagena, del Tolima, fin dalla loro istituzione.
In tempi a noi più recenti, molti giovani musicisti colombiani hanno scelto l’Italia per completare la loro formazione professionale. Iniziative di collaborazione tra artisti italiani e colombiani, oggi, si registrano con una certa frequenza.
Il progetto Verso Sud, si inquadra proprio in questo contesto. È promosso da EGEA Records ed è inserito nel programma di iniziative del Festival Spaesaggi.
Gabriele Mirabassi e il Quartetto Q-ARTE di Bogota si sono incontrati in Colombia, hanno realizzato dei concerti insieme e da quella esperienza è nata l’idea di approfondire con una produzione i contenuti musicali sperimentati.
Il festival Spaesaggi ha inserito nell’edizione 2024 un loro concerto ed ha programmato una pubblicazione il cui contenuto è costituito principalmente da lavori di Gabriele Mirabassi, ispirati al sud America.
La formazione chiamata ad eseguire l’intero lavoro è costituita da:
Gabriele Mirabassi (clarinetto)
Nando di Modugno (chitarra)
Quartetto Q-ARTE
Santiago Medina (violino)
Liz Ángela García (violino)
Sandra Arango (viola)
Diego García (violoncello)
Guest: Carlo Maver (bandoneon)

Gabriele Mirabassi
Clarinettista italiano che si muove con uguale disinvoltura sia nella musica classica che nel jazz. Negli ultimi anni poi svolge una ricerca approfondita sulla musica strumentale popolare brasiliana e sudamericana in genere. Collabora inoltre sistematicamente con artisti di ambiti eterogenei, partecipando a progetti di teatro, danza, canzone d’autore, ecc…
Le collaborazioni quindi nel corso degli anni sono state numerosissime. Nel jazz, fra i tanti Richard Galliano, Enrico Rava, Enrico Pieranunzi, Marc Johnson, John Taylor, Steve Swallow, Stefano Battaglia, Roberto Gatto, Rabih Abu Khalil, Edmar Castaneda.
In Brasile: Guinga, André Mehmari, Monica Salmaso, Sergio Assad, Trio Madeira Brasil, Orquestra a Base de Sopro di Curitiba e molti altri.
Nella musica classica: John Cage, Mario Brunello, Andrea Lucchesini, Marco Rizzi, Gabriele Pieranunzi, Maurizio Baglini, Andrea Rebaudengo, Cristina Zavalloni, Orchestra Filarmonica Marchigiana, Istituzione Sinfonica Abruzzese, Orchestra d’Archi italiana, Banda Sinfonica doEstado de Sao Paulo, Ensemble Conductus, Orchestra Bruno Maderna ecc…
Inoltre ha collaborato in vari ambiti (teatro, canzone d’autore, danza) con, per citarne solo alcuni: Gianmaria Testa, Erri De Luca, Ivano Fossati, Sergio Cammariere, Mina,Tosca, Giorgio Rossi,David Riondino, Marco Paolini.
Oltre ad essere leader del quartetto Canto di ebano (premiato col Premio della Critica ArrigoPolillo come “Miglior disco dell’anno TopJazz 2008”) suona attualmente in duo con i chitarristi brasiliani Guinga e Roberto Taufic coi pianisti André Mehmari, Andrea Lucchesini e Enrico Zanisi, con l’arpista Edmar Castaneda e con il fisarmonicista Simone Zanchini. Particolarmente interessato alla definizione di una poetica musicale che faccia incontrare il repertorio colto con quello popolare, presenta un programma di opere solistiche per clarinetto e orchestra d’archi da lui appositamente commissionate.

Nando Di Modugno
Chitarrista, cresciuto in un ambiente musicale (il padre ed il fratello maggiore sono musicisti) ha proseguito la sua formazione nel Conservatorio di Bari con Linda Calsolaro diplomandosi con lode, quindi con Alirio Diaz, con Josè Tomase, all’ Accademia Chigiana di Siena ed alla Musik Akademie di Basilea (Solisten Diplom), con Oscar Ghiglia.
L’interesse particolare per le diverse forme di espressione musicale gli hanno consentito di svolgere un’ intensa e varia attività concertistica e di collaborare con musicisti di differenti estrazioni (fra gli altri: Nicola Piovani, Ennio Morricone, Howard Shore,Peter Eotvos, Daniele Gatti, Pierre Favre, Bobby McFerrin, Arnoldo Foà, Fabrizio Bosso, Gabriele Mirabassi), con orchestre (S.Cecilia, Teatro S.Carlo, Provincia di Bari, Teatro Petruzzelli, Carlo Felice di Genova, Wyoming Symphony Orchestra, Bozeman Symphony, Basel Sinfonietta) e vari ensemble di musica contemporanea (eseguendo diverse “prime esecuzioni “ alcuni delle quali di brani a lui dedicati). La sua attività discografica comprende l’interpretazione di “Platero y yo” opera del compositore fiorentino Mario Castelnuovo-Tedesco (con Rocco Capri Chiumarulo) e, in veste di solista con orchestra, la prima incisione del Doppio e del Triplo Concerto del compositore barese Raffaele Gervasio. Ha inoltre partecipato a registrazioni che fanno parte dell’Enciclopedia di Musica concentrazionaria e, sul versante jazzistico,ha preso parte alla realizzazione di diversi cd (alcuni anche a suo nome). È docente di chitarra presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari.

Q-ARTE
Nominati ai Grammy Awards 2020 e al Premio per l’Innovazione a Classical: NEXT 2017 (Paesi Bassi) grazie al loro lavoro con approccio transdisciplinare e al loro interesse per la sperimentazione nella pratica musicale.
Il Quartetto Q-Arte è acclamato come uno dei quartetti d’archi più importanti dell’America Latina. Fondato nel 2010, si è concentrato sulla ricerca, l’interpretazione e la diffusione della musica per quartetto prodotta nel continente, e il suo repertorio include oltre un centinaio di opere scritte da compositori latinoamericani, che hanno eseguito in diverse sale da concerto e festival delle Americhe e d’Europa.
Ha sviluppato progetti in collaborazione con rinomati interpreti come Rodolfo Mederos, Günter Haumer e il Cuarteto Latinoamericano, e con compositori come Gabriela Ortiz, Mario Lavista e Gustavo Leone, tra gli altri. Riguardo all’impegno per la diffusione della musica colombiana, spicca la stretta relazione con il celebre compositore Blas Emilio Atehortúa (QEPD), di cui il Quartetto ha realizzato edizioni critiche e registrazioni delle opere per quartetto d’archi.
I membri del Quartetto Q-Arte, musicisti colombiani formati in alcuni dei principali conservatori d’Europa e degli Stati Uniti, sono anche docenti presso la Universidad Nacional de Colombia, la Universidad de los Andes e la Universidad Eafit. Sandra Arango fa parte dell’organico dell’Orchestra Filarmonica di Bogotá. Le loro attività come docenti e ricercatori permettono che il lavoro artistico mantenga un dialogo costante con la comunità accademica delle arti e della musica. In questo contesto, il Quartetto Q-Arte ha collaborato con istituzioni negli Stati Uniti come l’Università di Chicago, il Columbia College di Chicago, l’Università del Kent, la Jacobs School of Music, l’Indiana University, la Missouri State University, e in Messico al Festival Instrumenta Oaxaca, Festival de Música de Cámara Aguascalientes e il Corso Intensivo per Quartetti d’Archi Nuestra América, realizzando masterclass, seminari e sessioni di lettura di opere con compositori di diversi paesi.
Nel 2014 il Cuarteto Q-Arte ha creato il festival internazionale FestiQ-Artetos, un evento biennale con sede a Bogotá dove professionisti, studenti e in generale pubblico di tutto il mondo si incontrano per una serie di concerti, workshop e conferenze incentrate sulla musica per quartetto d’archi. Nell’ambito del festival si svolge anche il Concorso Nazionale di Composizione per Quartetti d’Archi, una piattaforma che permette di diffondere il lavoro dei compositori colombiani e di generare scambi tra creatori e interpreti, e lo sviluppo di programmi in dialogo con altre espressioni artistiche e culturali.