Rocchetta Mattei
20 Luglio, ore 21.00
Enrico Pieranunzi
Piano Solo – Unlimited
Pieranunzi in piano solo è un’avventura musicale da seguire nota dopo nota. Si passa da una canzone di Gershwin a Scarlatti, da un blues a un proprio brano che racconta una storia tutta sua. La sua musica, è stato scritto, “dà voce al desiderio di superamento del confine interpretativo” ed egli “si prende la libertà di interpretare se stesso”. Classe, eleganza, immaginazione sono gli ingredienti di un’esperienza sonora che riesce a catturare appassionati e non di ogni genere musicale. Un mondo musicale intenso e personalissimo quello di Pieranunzi, che da tempo si è giustamente guadagnato apprezzamento e reputazione in tutto il mondo.
A seguire, ore 22.30
Enrico Pieranunzi
Nato a Roma nel 1949, è tra i più versatili musicisti della scena musicale europea. Nella sua particolarissima avventura sonora jazz e classica convivono fin dall’inizio uno a fianco all’altra e così nella sua ricchissima discografia (più di 80 cd) si trovano collaborazioni prestigiose con luminari del jazz come Chet Baker, Paul Motian, Charlie Haden, Marc Johnson e Joey Baron ma anche un cd in duo con Bruno Canino (Americas) e lavori incentrati su Scarlatti, Martinu, Gershwin (quest’ultimo in trio con suo fratello Gabriele al violino e con Ganriele Mirabassi al clarinetto). Un’attività eclettica in cui pianismo, composizione e arrangiamento sono inscindibilmente intrecciati e che spesso l’ha visto impegnato come autore nella musica per film e teatro. Si è esibito, oltre che sui palcoscenici dei principali paesi europei, in Sud America Giappone, e, numerose volte, negli Stati Uniti.
È l’unico musicista italiano ad aver suonato e registrato più volte a suo nome nello storico “Village Vanguard” di New York.
Tra i numerosi riconoscimenti per la sua attività musicale le tre affermazioni (1989, 2003, 2008) come miglior musicista italiano nell’annuale referendum “Top Jazz” della rivista “Musica Jazz”, il “Django d’Or” francese (1997) come miglior musicista europeo, l’Echo Award 2014 in Germania come “Best International Piano Player” e il premio “Una vita per il jazz” assegnatogli ancora nel 2014 dalla rivista Musica Jazz.
Parecchie sue composizioni sono diventate veri e propri standard suonati e registrati da musicisti di tutto il mondo e sono state pubblicate nei prestigiosi “New Real Book” statunitensi. Tra queste “Night Bird”, “Don’t forget the poet”, “Les Amants”, “Fellini’s Waltz”, “Je ne sais quoi”, “Trasnoche”, «Coralie».
Il suo originale linguaggio musicale è stato oggetto di numerose tesi di laurea o di dottorato, in Italia e all’estero.