Rocchetta Mattei

17 Luglio, ore 21.00

Gabriele Mirabassi Duo

Uno cerca una levatrice per le proprie idee, l’altro qualcuno da aiutare: così nasce un buon dialogo

Mi sono imbattuto anni fa in questa frase di Nietzsche, che secondo me racconta bene cosa significa suonare in duo. Formazioni più grandi implicano un lavoro di organizzazione del materiale, una divisione di ruoli e funzioni più rigidamente controllata e preordinata. In duo ci si può permettere più facilmente il viaggio, il coraggio della fiducia, l’abbandono all’ascolto, la sorpresa nel trovare quello che non cercavi, il ritorno a casa senza sapere esattamente da dove sei passato, godere di quello che succede semplicemente perché succede, l’adrenalina dell’incomprensione, l’acutezza dell’attenzione, il fascino del dubbio, il conforto della complicità, il piacere della condivisione. Il duo è la quintessenza dello stare insieme, che poi è la gioia della musica. Insomma, per dirla con le parole di un altro grande scrittore, Erri de Luca, due non è il doppio, ma il contrario di uno.

Gabriele Mirabassi

Gabriele Mirabassi (clarinetto)
Nando Di Modugno (chitarra)

A seguire alle ore 22.00

Ingresso: 5 euro fino a esaurimento posti

Gabriele Mirabassi

Clarinettista italiano che si muove con uguale disinvoltura sia nella musica classica che nel jazz. Negli ultimi anni poi svolge una ricerca approfondita sulla musica strumentale popolare brasiliana e sudamericana in genere. Collabora inoltre sistematicamente con artisti di ambiti eterogenei, partecipando a progetti di teatro, danza, canzone d’autore, ecc…

Le collaborazioni quindi nel corso degli anni sono state numerosissime. Nel jazz, fra i tanti Richard Galliano, Enrico Rava, Enrico Pieranunzi, Marc Johnson, John Taylor, Steve Swallow, Stefano Battaglia, Roberto Gatto, Rabih Abu Khalil, Edmar Castaneda.

In Brasile: Guinga, André Mehmari, Monica Salmaso, Sergio Assad, Trio Madeira Brasil, Orquestra a Base de Sopro di Curitiba e molti altri.

Nella musica classica: John Cage, Mario Brunello, Andrea Lucchesini, Marco Rizzi, Gabriele Pieranunzi, Maurizio Baglini, Andrea Rebaudengo, Cristina Zavalloni, Orchestra Filarmonica Marchigiana, Istituzione Sinfonica Abruzzese, Orchestra d’Archi italiana, Banda Sinfonica doEstado de Sao Paulo, Ensemble Conductus, Orchestra Bruno Maderna ecc…

Inoltre ha collaborato in vari ambiti (teatro, canzone d’autore, danza) con, per citarne solo alcuni: Gianmaria Testa, Erri De Luca, Ivano Fossati, Sergio Cammariere, Mina,Tosca, Giorgio Rossi,David Riondino, Marco Paolini.

Oltre ad essere leader del quartetto Canto di ebano (premiato col Premio della Critica ArrigoPolillo come “Miglior disco dell’anno TopJazz 2008”) suona attualmente in duo con i chitarristi brasiliani Guinga e Roberto Taufic coi pianisti André Mehmari, Andrea Lucchesini e Enrico Zanisi, con l’arpista Edmar Castaneda e con il fisarmonicista Simone Zanchini. Particolarmente interessato alla definizione di una poetica musicale che faccia incontrare il repertorio colto con quello popolare, presenta un programma di opere solistiche per clarinetto e orchestra d’archi da lui appositamente commissionate.

Nando Di Modugno

Chitarrista, cresciuto in un ambiente musicale (il padre ed il fratello maggiore sono musicisti) ha proseguito la sua formazione nel Conservatorio di Bari con Linda Calsolaro diplomandosi con lode, quindi con Alirio Diaz, con Josè Tomase, all’ Accademia Chigiana di Siena ed alla Musik Akademie di Basilea (Solisten Diplom), con Oscar Ghiglia.

L’interesse particolare per le diverse forme di espressione musicale gli hanno consentito di svolgere un’ intensa e varia attività concertistica e di collaborare con musicisti di differenti estrazioni (fra gli altri: Nicola Piovani, Ennio Morricone, Howard Shore,Peter Eotvos, Daniele Gatti, Pierre Favre, Bobby McFerrin, Arnoldo Foà, Fabrizio Bosso, Gabriele Mirabassi), con orchestre (S.Cecilia, Teatro S.Carlo, Provincia di Bari, Teatro Petruzzelli, Carlo Felice di Genova, Wyoming Symphony Orchestra, Bozeman Symphony, Basel Sinfonietta) e vari ensemble di musica contemporanea (eseguendo diverse “prime esecuzioni “ alcuni delle quali di brani a lui dedicati). La sua attività discografica comprende l’interpretazione di “Platero y yo” opera del compositore fiorentino Mario Castelnuovo-Tedesco (con Rocco Capri Chiumarulo) e, in veste di solista con orchestra, la prima incisione del Doppio e del Triplo Concerto del compositore barese Raffaele Gervasio. Ha inoltre partecipato a registrazioni che fanno parte dell’Enciclopedia di Musica concentrazionaria e, sul versante jazzistico,ha preso parte alla realizzazione di diversi cd (alcuni anche a suo nome). È docente di chitarra presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari.